Lupo Solitario ed io (#4: L'altare del sacrificio)

Quarto appuntamento con la rubrica dedicata a Lupo Solitario, la serie di librogame scritta da Joe Dever. Se vi siete persi gli altri articoli ricchi di fantamagnifiche avventure, li potete trovate qui: 
  1. I Signori delle Tenebre 
  2. Traversata Infernale 
  3. Gli abissi di Kalte



AGENTE DELLA CORONA
Dopo aver salvato il Sommerlund dai Signori delle Tenebre e aver assicurato Vonotar, il mago rinnegato, alla giustizia della Fratellanza di Tonar, nessuno dubita più che io sia un agente della corona fatto e finito. Re Ulnar fa affidamento su di me per le missioni più difficili. Questa volta mi mette al comando di una compagnia di Ranger e mi manda in missione nel Sommerlund Meridionale, oltre le Terre Selvagge, fino alla città mineraria di Ruanon, da cui da molto tempo non giungono notizie.
Io sono Lupo Solitario, ultimo dei Cavalieri Kai e Arciconte del Sommerlund. Alla mia quarta avventura ho raggiunto il rango di Esperto Kai, con ben otto Discipline da poter usare: gli immancabili Sesto Senso (che mi guida nei pericoli) e Guarigione (che mi permette di mantenere alta la mia Resistenza, indispensabile per affrontare al meglio i combattimenti - grande Ramas, senza sarei perso), Scherma (+2 Combattività se uso una lancia, che non serve a niente perché ormai uso solo la spada, ma tant'è, mi era capitata questa quando ero ancora un Iniziato Kai), Psicoschermo (resistenza allo Psicolaser dei nemici), Psicolaser (+2 Combattività), Telecinesi, Mimetismo, e finalmente Caccia, che era dall'inizio che giuravo che l'avrei presa, e che mi permette di recuperarmi da solo il cibo, oltre che darmi eventuali bonus narrativi nelle situazioni di inseguimento. Inizio con cinque pozioni di Vigorilla (+4 Resistenza dopo un combattimento) e una di Alether (+4 Combattività prima di un combattimento) e con due pasti, per essere sicuri. Ho 50 monete nella borsa, cioè il massimo. Uno scudo (+2 Combattività) e una cotta di maglia (+4 Resistenza), più una serie di item speciali. Tra un bonus e l'altro, la mia Combattività arriva a un max di 22, e la mia Resistenza a 35. In effetti non incontro nessun combattente migliore di me in questa ambientazione. Soprattutto, al mio fianco ho la Sommerswerd, la Spada del Sole, che assorbe le magie rivolte contro di me, mi dà un +8 alla Combattività - già calcolato - e raddoppia i danni contro i Non-Morti. La Sommerswerd io la amo: mi ha trasformato da guerriero scarso, con Combattività ridicola, in una forza quasi inarrestabile. È un'arma leggendaria, ricca di storia, legata al mio ordine, e mi dà la sensazione d'essere un vero Kai, non un impostore che ha visto morire i suoi compagni, quando la impugno. Solo un vero Kai la può possedere. Non so come fa chi inizia l'avventura dopo Traversata Infernale, ché non può più acquisirla. Dite bubbole, voi.

NEL SOMMERLUND MERIDIONALE
Ero già così contento di avere a mia disposizione degli armati, di non essere più un lone wolf ma un capobranco, e invece li ho persi tutti, poco a poco, nelle insidie che ci attendevano lungo il viaggio! Lo considero un fallimento, anche se so che non esistono finali in cui li avrei potuti salvare. Joe Dever è stato particolarmente crudele a questo giro. Lupo Solitario ha una nuova cicatrice, e state certi che non la dimenticherò quando ci giocherò di nuovo. Non si sentirà più a suo agio a comandare delle truppe.
Da vero agente della corona ho cercato di essere freddo, preciso, implacabile. Il mio Lupo Solitario non è un esploratore: cerca di chiudere la missione col minor numero possibile di deviazioni, pur senza lasciar nulla di intentato, e soprattutto senza abbandonare nessuno. Cerco di renderlo il più verosimile possibile, centrato solo sul suo obiettivo e sulle sue responsabilità.
Ho scoperto che Ruanon era assediata da un signore della guerra, che le miniere erano lavorate dai suoi schiavi, e che il suo piano era quello di sacrificare una principessa rapita, la nipote del Re di Ruanon nientepopodimeno, per resuscitare l'armata di Non-Morti di Vashna, l'Arcisignore delle Tenebre, e conquistare il Magnamund. 
Un'avventura standard, tutto sommato. 
Sgattaiolo nel tempio abbandonato e interrompo il rituale, affronto il cattivo e lo sconfiggo, libero la principessa prima che possa venir sacrificata. Cosa fa di me questo? Un dannato eroe, ecco cosa.
Sono morto una volta sola durante l'avventura, e onestamente per sfortuna, dato che dovevo scegliere se andare a destra o a sinistra senza avere indizi in merito, sono andato da una parte e due tipi mi hanno colpito alle spalle; il giorno dopo - ricordiamo che quando muoio lascio il librogame per almeno 24 h, per dare un senso alla mia morte, per paventarla, che non sia solo un accidente da poco - sono andato dall'altra e ho concluso quasi immediatamente la missione.
Non ho granché da dire su questo capitolo. Mi ha fatto recuperare certi item interessanti (il Pugnale di Vashna, ad esempio, che non so quando mi sarà utile) e mi ha permesso di livellare ancora: nella prossima avventura sarò un Sapiente Kai, con nove Discipline: e stavolta certo prenderò Affinità Animale, che ho visto che è un vero e proprio salvavita in mille situazioni. Comunque non mi sono divertito molto, a salvare il Magnamund da questa nuova minaccia. 
Sono contento di averlo comprato? Sì, perché un giorno mi piacerebbe avere la serie completa, e inoltre mi piace veder crescere il mio protagonista di avventura in avventura. 
Al prossimo capitolo di Lupo Solitario, allora, Veri Credenti: spero siate tutti pronti a proiettare le vostre Ombre sulla Sabbia!

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