Lupo Solitario ed io (#2: Traversata Infernale)

Ho completato la seconda avventura di Lupo Solitario*. Della prima avevo parlato qui, perciò, se ancora non l'avete letta, sapete cosa fare. 
Com'è andata? Diciamo che è andata bene.
Alla fine de I Signori delle Tenebre il mio Lupo Solitario era un giovane Iniziato Kai, imbevuto di misticismo e di filosofia marziale, interessato alla giustizia e alla morale e convinto che il combattimento fosse sempre l'ultima risorsa di un cavaliere, ma una risorsa nientemeno. Fedele all'immagine che aveva di sé stesso, all'inizio di Traversata Infernale (ho per così dire livellato, dopo la prima avventura, e ora sono un Aspirante Kai) avevo acquisito la mia sesta Disciplina Kai, lo Psicoschermo, barriera mentale e fisica che mi avrebbe protetto dalle abilità Psicolaser dei miei nemici. Scusate, ho iniziato a parlare in prima persona, ma va bene così: l'effetto di immersione è, come sapete, essenziale alla buona riuscita di un librogame.
Le Discipline Kai sono le abilità, alcune soprannaturali, che hai imparato durante il tuo apprendistato. Conoscevo Sesto Senso, per guidarmi e mostrarmi ciò che era nascosto; Guarigione, un vero e proprio fattore rigenerante che mi ha salvato la vita molte volte, nel corso delle mie avventure; Telecinesi, seppure in una forma ancora blanda; Psicolaser, che aumenta le mie capacità combattive (bonus di 2) e, a discrezione del narratore, si trasforma in un vero colpo di energia; e ora Psicoschermo. Sono inoltre, per bilanciare le mie scarse capacità combattive, e in allineamento con la filosofia Kai, un Maestro di Lancia, il che mi permette di assommare un ulteriore +2 alla mia Combattività quando impugno una lancia. Dall'avventura precedente ho conservato una lancia forse incantata, sicuramente ben fabbricata, che mi dava un ulteriore +1 alla Combattività; e una pozione Alether che, una volta bevuta, per un combattimento mi avrebbe concesso un ulteriore +2. Non ho tenuto nient'altro: come dico sempre, viaggiavo leggero. Ora, a inizio di Traversata Infernale, il Capitano delle Guardie D'Val mi ha dato 19 monete d'oro - che si aggiungono alle 7 che mi rimanevano -, due pasti e uno scudo, che mi conferisce un +2 alla Combattività. Insomma, sono una forza con cui fare i conti, o almeno così mi sembra. Ero pronto ad affrontare la nuova missione affidatami dal Re di Sommerlund: recarmi ad Hammerdal e chiedere l'aiuto del suo re contro i nostri nemici; e recuperare la Spada del Sole, la leggendaria Sommerswerd del mio Ordine, unico manufatto in grado di uccidere i Signori delle Tenebre...

LA MIA AVVENTURA
Tradito all'inizio della traversata che avrebbe dovuto portarmi ad Hammerdal, persa la lancia e il mio equipaggiamento, ho dovuto farmi largo quasi a mani nude per le inospitali Terre Selvagge del Magnamund del Nord. Sono stato affamato e sono caduto in trappola. Fedele all'etica Kai (o, almeno, a quella che mi immagino sia l'etica Kai, che come dicevo m'ispira l'idea di una cavalleria serafica del tipo Jedi), ho sempre cercato di aiutare chi ne avesse bisogno. Sono morto una volta, contro un Hellghast, mentre cercavo di recuperare una lancia per massimizzare un po' di Combattività**; ho quindi chiuso tutto e ripreso il giorno dopo, fedele alla mia regola autoimposta - altrimenti, se non ci si punisce un po' quando si fallisce, dove sta il divertimento, che è figlio del rischio?
Ho sempre messo la mia missione davanti a tutto e, finalmente, ho potuto impugnare la Spada del Sole, Sommerswerd, un manufatto di incredibile potere... e sì, diamine, ho sentito l'adrenalina come se l'impugnassi davvero. Il che va tutto in merito alla capacità fabulatoria di Joe Dever, l'autore della serie, che già avevo magnificato nello scorso articolo. La Spada del Sole, oltre a essere un'arma magica in grado di ferire demoni e spiriti, assorbe le magie dirette contro di me, e mi assicura un +8 alla Combattività (e danno doppio contro i non-morti, buttalo via). Nonostante il mio addestramento si fosse concentrato sulle lance, non ero mai stato così potente. E che goduria, poi, disperdere con un raggio d'energia l'esercito nemico, e uccidere il Signore delle Tenebre Zagarna! Ti prego Joe, non farmi mai perdere la mia Sommerswerd.


È successa una cosa interessante, durante l'avventura. Lupo Solitario è cambiato. Da ragazzino che poco sapeva del mondo e sognava un percorso Kai di puro ascetismo, quasi staccato dalle brutture del suo tempo - ecco, la guerra, i tradimenti, gli stenti lo hanno trasformato in qualcosa d'altro. All'inizio non capivo cosa succedesse, e non mi piaceva: poi l'ho accettato e me la sono goduta. Ho attaccato per rabbia, una volta, quando potevo semplicemente andarmene; ho giocato d'azzardo per necessità; e ho abbandonato un compagno che era in pericolo, per il mio tornaconto, perché la mia missione veniva prima di tutto. Sono stato arrogante, e ho cercato il combattimento contro esseri più forti di me perché pensavo che solo io potessi portare i miei alleati alla vittoria. E alla fine ho avuto successo. Ora non m'immagino più Lupo Solitario gigante buono con un viso pulito, ma guerriero navigato, con la barba trascurata, magari una cicatrice dal sopracciglio allo zigomo. Si muove in silenzio, senza più la presunzione d'essere nel giusto, più un Ranger che un Paladino. Sa cosa sia il compromesso. Ora, finalmente, è un Guardiano Kai, e dopo aver sofferto la fame tante volte ha fatto pace col proprio corpo, non più visto come una macchina da tenere oliata e rifornita nella strada verso l'illuminazione, ma parte integrante del suo io. Penso che la prossima Disciplina Kai che otterrò sarà la Caccia, che mi permette di badare a me stesso meglio di quanto io abbia fatto finora. Lupo Solitario ha integrato corpo e mente, si conosce meglio di quanto abbia mai fatto e si accetta. Lo aspettano le profondità degli Abissi di Kalte.

UNA VALUTAZIONE
Ho letto spesso che Traversata Infernale è uno dei titoli più belli della serie di Lupo Solitario. Devo dire che la cosa che mi è piaciuta di più è l'evoluzione del personaggio, e non so se tutti l'abbiano provata, perché mi dà l'impressione d'essere inerente al mio percorso. A parte questo, a livello narrativo mi era piaciuto di più I Signori delle Tenebre. In Traversata Infernale, infatti, c'è ampissimo spazio riservato alla casualità, nel senso che molti percorsi vengono scelti da numeri estratti casualmente, e così si limita di molto la libertà del giocatore. Non so quanto questo sia stato bilanciato, ma l'effetto non è dei migliori. 
Finisco Traversata Infernale con le mie sei Discipline Kai, una Lancia Nera Hellghast (magica) e la Spada del Sole (magica, assorbe incantesimi, +8 Combattività, raddoppia i danni quando combatti  i non-morti), una pozione di Vigorilla (+5 Resistenza dopo un combattimento), uno scudo (+2 Combattività), 32 monete d'oro, 10 in Combattività - con abbastanza modificatori da fargli raggiungere un 22 - e 29 in Resistenza. E una gran voglia di dar la caccia a qualcosa.
Se vi piacciono le mie imprese continuate a seguirle, Cavalieri Kai!

AVVENTURE PRECEDENTI

AVVENTURE SUCCESSIVE


_____
*Edizione Vincent Books.
**Ricordo che la mia Combattività base è molto bassa, solo 10, mentre la mia Resistenza è parecchio alta, 29, il che mi dà tutto un aspetto da gigante buono, essendo la Combattività i punti d'attacco e la Resistenza i Punti Vita.

Commenti

Post popolari in questo blog

Avete presente C'era una volta in America?

Che schifo, la tripofobia!

Le lezioni americane di Italo Calvino: Leggerezza, Rapidità, Esattezza