Sant'Anselmo nel Proslogion : Ergo, Domine, non solum es quo maius cogitari nequit sed es quiddam maius quam cogitari possit, quoniam namque valet cogitari esse aliquid huiusmodi. Si tu non es hoc ipsum, potest cogitari aliquid maius te, quod fieri nequit. Anselmo ci dice che, essendo Dio il Perfettissimo, cioè colui di cui nulla di maggiore è pensabile - nonché la cosa maggiore tra tutte quelle che possiamo pensare -, si debba pensare che esista. Perché, se Dio non esistesse, allora potrei pensare a qualcosa di più grande di Lui; qualcosa che esiste. Cosa che non posso fare. Perciò Dio esiste. Anselmo procede ad absurdum , per assurdo, quasi more geometrico . Se Dio fosse Dio sarebbe perfetto, l'esistenza è maggiore o più perfetta della non-esistenza, quindi se Dio è Dio (che è una cosa certa, per definizione, finché lo chiamiamo Dio) esisterebbe. Il problema a questo punto è se Dio non esistesse. Anselmo avrebbe dimostrato che non esserci è meglio che esserci. ...
Qualche articolo fa , forse vi ricorderete, ho discusso della pazzia di Amleto, del perché sia impazzito, e nel suo caso se si possa parlare di pazzia o meno. L'articolo faceva parte di un progetto di analisi di Shakespeare inaugurato in occasione del quattrocentesimo anniversario dalla sua morte. A tal proposito, quattrocento anni fa moriva anche Miguel de Cervantes . La morte di Cervantes è avvenuta, se non, come vuole la tradizione, lo stesso giorno, comunque a pochi giorni di distanza da quella di Shakespeare. Potrei prendere la palla al balzo e allo stesso modo discutere i motivi della pazzia di Don Chisciotte ; ma sarebbe tempo perso, un esercizio un po' sterile, sia per me scriverne che per voi leggerne. Perché? Cerco di spiegarmi. Partiamo da ciò che dice Cervantes. Quando descrive l'origine della pazzia di Alonso Chisciano, non spreca molte energie: ci dice semplicemente che [...] per il poco dormire e per il molto leggere gli si prosciugò il cervello, in mo...
Ovvero " Amleto e il Complesso di Edipo secondo Freud . Una discussione". David Garrick interpreta Amleto LA PAZZIA DI AMLETO Inizio parlandovi d'altro. La questione della pazzia di Amleto, in sé, non ha molto a che fare col Complesso d'Edipo, ed è quindi meglio sbrigarsela subito, perché a lasciarla lì rischia di diventare problematica. Si può infatti parlare dell'una, la pazzia, perché è manifesta, senza scomodare l'altro, l'Edipo, che al massimo è inconscio - nel senso che neanche Shakespeare ci poteva aver pensato - se non indirettamente, se non parafrasando. Ci si chiede, fuor dai denti, se Amleto fosse davvero pazzo. Chi afferma, e il testo sembra dar loro ragione, che la pazzia sia solo una montatura è convinto che Amleto si fingerebbe pazzo con l'obiettivo di passare inosservato mentre svolge la sua indagine e progetta la sua vendetta alle spalle dello zio. Il che si rivelerebbe un piano singolarmente mal congegnato: da quan...
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