Etica e morale a Nazareth
Ogni tanto torno con la memoria ai tempi felici dell'università, che poi tanto felici non erano, e mi capita di pensare a una certa lezione di criminologia a cui partecipai durante il mio quarto anno. Quel giorno il n ostro professore - ho avuto la fortuna di studiare con Adolfo Ceretti - ci domandò che cosa pensassimo della pena di morte. La lezione si svolse come un dibattito. La classe era divisa tra studenti di psicologia e giuristi, ma non mi pare che questa divisione corrispondesse a una divisione ideologica, e i pro e i contro si distribuivano equamente tra i due schieramenti. Ora, la discussione procedeva tra alti e bassi, quando un mio collega della Facoltà di Psicologia, contrario alla pena di morte, tirò in ballo il nome di Gesù Cristo. Subito l'aula venne giù per i fischi. Ciò che in quel momento i miei compagni non sono riusciti a fare è stato scindere l'idea di Gesù da quella di cristianesimo. Ed essendo in Italia, tutti gli studenti tendono a essere abb