Shakespeare, Dostoevskij e Pratchett

Alcuni articoli fa, sempre in occasione del quattrocentesimo dalla morte di Shakespeare , scrissi qualcosa riguardo alla grandezza dei suoi personaggi. Concludevo sostenendo che quella grandezza era dovuta al fatto che essi, i personaggi cioè, ci sembrassero vivi a prescindere dal loro dramma, o, meglio, nonostante il loro dramma, che spesso non era alla loro altezza. Mi chiedevo se esistessero altri casi simili nella storia della letteratura; di personaggi cioè così reali da poter prescindere dalla loro storia . No, mi pareva allora, nemmeno in Dostoevskij , il maestro della creazione di caratteri (prendevo in considerazione in particolare il caso di Raskolnikov in Delitto e Castigo ). Se volete recuperare quell'articolo prima di affrontare questo, lo potete trovare qui . Ma cosa c'entra tutto questo col post di oggi? Bene, qualche giorno fa stavo leggendo alcune riflessioni di David Foster Wallace su Dostoevskij. Foster Wallace mi assicurava che, perlomeno in...