Se ti rubano i contenuti sei tu in torto

Internet ruba e non è un mistero. Se siete creatori di contenuti originali, qualcuno che li considera validi ve li scaricherà e poi li ricaricherà da qualche altra parte, per prendersi un po' di like, che sono la moneta dei social. Qualche mese fa io stesso ho scoperto una pagina di Psicologi che aveva caricato un mio meme originale senza segnalarmi come autore, e si era fatta così qualche migliaio di like. Il meme in questione era:

Ora, io segnalai tra i commenti che il meme apparteneva a me. Ero un po' arrabbiato, perché una pagina decisamente più grande della mia aveva "rubato" un mio contenuto e si stava ingrassando su un lavoro che, non sarà stato così sottile, ma l'avevo comunque fatto io. L'admin della pagina mi rispose gentilmente: si scusò, dicendo che il meme le era stato passato in chat senza indicazioni sulla provenienza, e subito lo corresse aggiungendoci non soltanto il nome della mia pagina ma anche il link per chi volesse iscriversi. Così si dovrebbe comportare chi è sorpreso ad appropriarsi di contenuti altrui. Che poi è un peccato da poco, purtroppo, e spesso fatto in buona fede, nel mare magnum dell'internet; ma è comunque un peccato.

Giusto ieri mi è ricapitata la stessa cosa. Un gruppo più grande del mio, La Cricca degli Psicologi Folli, ha caricato non un mio meme, bensì una mia vignetta senza segnalarne la fonte (c'era solo un vago e impersonale "dal web", per togliersi il cruccio). La vignetta mi è particolarmente cara perché dovrebbe essere la prima di una serie di vignette umoristiche firmate da me, e in effetti riscosse un certo successo quando fu pubblicata. La vignetta è questa:

L'autrice del disegno è Giul!, e vi segnalo qui il suo canale Instagram (iscrivetevi, fatemela diventare una influencer pls). 
Quando ce ne siamo accorti sia io che lei ci siamo arrabbiati, e abbiamo commentato la cosa. Questa la querelle che ne è seguita:


Fin qui le nostre - mi pare legittime - lamentele. E così l'admin ci ha risposto:


Avete capito? Francesco è stato bravo: non solo, come difesa, ha scelto un attacco diretto, tra l'altro accusandoci di parole che non abbiamo mai scritto; ma anche spiegandoci che la cosa che dovevamo fare era contattarlo in privato, cosicché lui non facesse una figura barbina sui social. Novità: ti meritavi la figura barbina. Eri tu quello che doveva avere del tatto, non noi.
Non sono un nazista. Capita, per leggerezza, di pubblicare contenuti di cui non conosciamo la fonte. La cosa è meno grave per i meme che per i fumetti, forse, data la natura intrinsecamente comunitaria del meme. Non posso escludere che non sia capitato anche a me, in passato - sebbene io mi faccia scrupolo di segnalare sempre la fonte di tutto - di fare la stessa cosa. Ma se lo fai e gli autori ti scoprono, fai un mea culpa invece di giocartela al "avete più torto voi!"

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