Cose che ci fanno tirare avanti

Cose (belle) che mi fanno andare avanti quest’estate, in generale non così bella causa motivi lavorativi e personali. Ve le segnalo, nel caso servisse anche a voi qualcosa di bello, ma veramente bello, per poter prendere una boccata d’aria e fuggire per un attimo dal caldo asfissiante, dal lavoro, dallo studio, da una vita sentimentale meno ricca di quanto vi sareste augurati. Insomma, ecco le mie:


  1. I fumetti di Tom Gauld, che potete trovare comodamente sul suo tumblr. Di Gauld avevo già parlato sulla pagina Facebook del blog, complimentandomi con lui per il meritatissimo Eisner Award per il miglior fumetto umoristico (Baking with Kafka). Questo autore anglosassone, pubblicato dal Guardian, dal New Yorker e dal New Scientist, minimalista nel disegno, delicato e poetico nella scrittura e nell’organizzazione delle tavole, è quasi unico nel panorama dei vignettisti contemporanei. Le sue strisce trattano di letteratura, di scrittura e di ricerca (fanta)scientifica. Cosa volete di più?
  2. The view from the cheap seats di Neil Gaiman. Una raccolta di non-fiction di uno dei miei autori-feticcio: discorsi, introduzioni, articoli… alcuni ridondanti, tutti scritti nello stile inconfondibile di Gaiman. Cito Caitlin Moran a proposito di The view: “Se questo libro vi capita tra le mani durante una notte di disperazione, entro l’alba crederete di nuovo nelle idee e nella speranza e negli esseri umani”. E questo è assolutamente vero. La forza di questi scritti, e l’ottimismo di questi scritti, e la gentilezza di questi scritti, sono qualcosa che tutti dovremmo sperimentare in prima persona. Ci si sente meglio, dopo. Fidateve.
  3. The Good Place, un telefilm che è in giro già da un po’, ma che io ho (come al solito colpevolmente) scoperto solo di recente. Molto funny, con una serie di colpi di scena che ancora mi lasciano piacevolmente sconvolto, e una spruzzatina di filosofia morale che non fa mai male. Inoltre ha per protagonista Kristen Bell, che, come dicevo qui, considero una delle attrici peggio sfruttate degli ultimi anni. Pillole di episodi da venti minuti che ho guardato in binge-watching, una cosa che non mi capitava da una vita. Se siete interessati, una mia amica blogger ne ha parlato qui.
  4. Quasi mi vergogno ad ammetterlo, ma tra le altre cose sto recuperando anche uno shonen, Hunter x Hunter... e mi sta piacendo! Era, mi pare, da più di dieci anni che non mi avvicinavo a uno shonen con tanta soddisfazione. Anzi, con una quantità qualunque di soddisfazione. Certo per sopportarlo devo convincermi che l'autore (un veterano: c'è lui dietro l'ormai storico Yu Yu Hakushoche mi faceva sognare quando ero bambino) abbia voluto apposta concentrare tutta la cattiva scrittura tipica dei manga in un solo posto. "Ma sì", immagino abbia detto Yoshihiro Togashi, "facciamo che il protagonista ha un papà che non solo era un Hunter, ma era l'Hunter più forte del mondo, e lui parte per diventare Hunter perché vuole ritrovarlo"; oppure "Ecco, facciamo che una delle spalle del protagonista ha avuto la famiglia sterminata e ora stia cercando vendetta!"; e ancora "Non ho voglia di creare un concept originale per il cattivo della serie: facciamo che è il Joker se vivesse in uno shonen"; e persino: "Nel gruppo di protagonisti, il più vecchio non ha neanche vent'anni: capisci che sono i più forti perché sono fortissimi già a dodici anni". Del resto viviamo in un mondo postmoderno e post-ironico. Dio solo sa se ho fatto tesoro di questa consapevolezza.

Allora, Veri Credenti, questo è solo ciò che sta funzionando per me: due fumetti, una raccolta di non-fiction e un telefilm. E voi? Quali sono le cose che vi fanno tirare avanti, quest’estate? Scrivetemelo qui sotto, o tra i commenti su Facebook, o, insomma, fatemelo sapere in qualche modo, che paparino ha bisogno di continue distrazioni.
PS: Se mi dite "le vacanze" sapete da soli dove vi mando.

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