La LibrOsteria - Un posto magico in quel di Milano

Qualche settimana fa - prima di Natale, o forse dopo, in quell'interregno tra Natale e l'ultimo dell'anno in cui sembra non dover succedere mai nulla, e invece - ho pranzato con alcuni amici molto acculturati e molto coltissimi in quel di Milano, in un posto che si chiama LibrOsteria. Oggi però non vi parlo dei miei amici davvero molto preparati both in psicologia che in antropologia, ma del posto fisico (e infatti le nostre anime si saranno incontrate perlomeno nell'Iperuranio dell'ultrascienza) in cui abbiamo pranzato... che è, tra l'altro, un argomento parecchio più interessante.
La LibrOsteria di Milano nasce dalla fusione di un'osteria e di una libreria. La libreria è specializzata in libri di seconda mano e in modernariato - e già, se siete come me, vi sarà venuta l'acquolina in bocca. Il clima che si respira è piacevole e le persone che ci lavorano simpatiche e disponibili. Il barista, ad esempio, che dev'essere un enologo leggendario di quarto livello, oltre a saper consigliare sempre l'abbinamento giusto per la pietanza giusta, si è fermato con noi (con me e i miei amici molto scìc) e ci ha raccontato la storia di due cocktail, il Moscow Mule e il Long Island, di come sono nati e del perché abbiano questi nomi. Il proprietario, che ci ha visti interessati, ha tirato fuori un libro ultra-raro e veramente ben curato, una storia dei periodici italiani underground dei gloriosi tempi andati, che costa 250 euro e che è quasi esaurito, e l'ha sfogliato con noi. Non penso sperasse di vendercelo (noi gente intellettuali non abbiamo mai un baiocco in tasca): voleva solo farcelo vedere. Sono quelle cose che ti convincono di essere capitato, capitemi, nel posto giusto.

Una delle pareti tappezzate di libri. Spoiler: lo sono tutte ❤

Rileggo quanto scritto finora e mi pare di voler far uscire un bollettino pubblicitario. Un po' me ne vergogno. Tanto più che mica mi pagano. Ma la LibrOsteria è veramente un posto fantastico, talmente fantastico che ho dovuto scattarci delle foto, perché sapevo che prima o poi ve lo avrei segnalato qui sul blog. Quindi continuo come se nulla fosse, pur di convincervi ad andarci, e voi statemi dietro: tanto per cominciare il cibo è buono

Questo è il cibo, dopo

la scelta dei beveraggi, tra alcolici e analcolici (ma quelli chi li ha considerati?), ottima - soprattutto visto che, grazie a Dio, è assistita da un esperto -, e l'offerta libraria di tutto rispetto, anzi un po' di più.

I miei tre acquisti. Sapete da quanto cercavo una raccolta italiana di Pogo e Un americano alla corte di Re Artù?

Qui e là trovate anche dei simpatici annunci fake che rallegrano l'atmosfera. Prima di sedermi me li sono passati tutti, perché anche io voglio essere simpatico e da qualcuno mi tocca pur imparare. Eccovene una manciata da antipasto:



Dark


Insomma, è inutile che io ci giri attorno: vacci subito, caro lettore. Il locale si trova a Milano, in Via Cesariano 7. Non è per esagerare, ma ti assicuro che lì troverai esattamente quello che ti meriti.

(Questa battuta me l'ha fatta uno dei miei amici di un certo livello che voi proprio non vi meritate)

Magari un giorno ci organizziamo il primo Psicologia e Scrittura raduno! Trovato il posto, adesso mi serve solo un pubblico 😘

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