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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Due parole sulla scrittura come arte

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Qualche giorno fa, il 22 gennaio, moriva Ursula Kroeber Le Guin . Come qualcuno ha notato prima d'adesso, Ursula ha lasciato più di un corpus di libri, a testimonianza del suo passaggio sulla Terra: ha lasciato una moltitudine di persone che ha amato e assimilato quei libri. Da un certo punto di vista, un po' di lei vive in noi e non morirà mai del tutto. Da un altro punto di vista, invece, più prosaico e senz'altro più vero, Ursula è morta il 22 gennaio 2018 e con lei sono scomparse la sua intelligenza, la sua saggezza, la sua capacità di usare le parole per creare mondi. Scusate invece se le mie sono imprecise: la commozione è ancora forte. Qui aggiungo il video della sua premiazione al National Book Award . A presentarla c'è Neil Gaiman , un altro dei miei scrittori preferiti. Se non è una bella accoppiata. Ora, la cosa che più mi ha sorpreso quando ho scoperto della morte della Le Guin, e ho iniziato a leggere tutti gli articoli in merito*, è che, a dispetto

Addio a Ursula Kroeber Le Guin

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Mai più vedremo i draghi volare a occidente di Selidor. Mai più ascolteremo i Veri Nomi delle cose pronunciate nelle aule e tra lo stormire delle foglie nel boschetto di Roke. Né viaggeremo ai confini della conoscenza, dell'umanità e dell'Ecumene in compagnia di uno scienziato o di un filosofo o di un politico, o di tutte e tre queste cose. Due giorni fa abbiamo perso una delle nostre voci più grandi e una delle nostre menti più acute. Il mondo è già un posto un po' più triste. Addio a Ursula K. Le Guin , che è stata la mia scrittrice preferita.

Primato dell'etica sulla fisica e sulla metafisica

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[Paragrafo scritto a conclusione dell'articolo riguardante le diverse possibili nature della materia: creata e posteriore a Dio o increata ed eterna.] Per fortuna, qualunque sistema si adotti, nessuno nuoce alla morale : infatti che importa che la materia sia stata creata od ordinata? Dio resta ugualmente il nostro signore assoluto. Noi dobbiamo essere virtuosi sia in un mondo tratto dal caos che in un mondo creato dal nulla; quasi nessuno di questi problemi metafisici influisce sulla condotta della vita: succede alle dispute come ai futili discorsi che si tengono a tavola: ognuno, dopo il pranzo, dimentica ciò che ha detto e va dove lo chiamano i suoi interessi e le sue predilezioni. [Voltaire, Materia in Dizionario Filosofico ]

La LibrOsteria - Un posto magico in quel di Milano

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Qualche settimana fa - prima di Natale, o forse dopo, in quell'interregno tra Natale e l'ultimo dell'anno in cui sembra non dover succedere mai nulla, e invece - ho pranzato con alcuni amici molto acculturati e molto coltissimi in quel di Milano, in un posto che si chiama  LibrOsteria . Oggi però non vi parlo dei miei amici davvero molto preparati both in psicologia che in antropologia, ma del posto fisico (e infatti le nostre anime si saranno incontrate perlomeno nell'Iperuranio dell'ultrascienza) in cui abbiamo pranzato... che è, tra l'altro, un argomento parecchio più interessante. La LibrOsteria di Milano nasce dalla fusione di un'osteria e di una libreria. La libreria è specializzata in libri di seconda mano e in modernariato - e già, se siete come me, vi sarà venuta l'acquolina in bocca. Il clima che si respira è piacevole e le persone che ci lavorano simpatiche e disponibili. Il barista, ad esempio, che dev'essere un enologo leggendario di qu

Linguistica POP

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Apro l'articolo (e l'anno: auguri a tutti!) con una citazione da La linguistica: Un corso introduttivo di Gaetano Berruto e Massimo Cerruti  in merito alla tipologia sintattica delle diverse lingue: [...] si può ricordare che Yoda, il personaggio extraterrestre del noto film Il ritorno dello Jedi  (1983), ripreso nei primi anni del Duemila nei cinema italiani, parla (almeno nella versione originale) una lingua con ordine OSV, il tipo più raro e improbabile: sick I've become "(lett.) malato io sono diventato", when nine hundred years you reach, look as good you will not "(lett.) quando novecento anni tu raggiungi, tanto bene non starai". Una nota, per chi - giustamente - se lo stesse chiedendo. Per "ordine OSV" si intende un ordine di frase non marcata ( basica ) in cui l'oggetto precede il soggetto, e quest'ultimo precede il verbo. La lingua italiana, come tutte le lingue neolatine - ma non come il latino, che ha un ordine SOV