Intima natura

Scrive Borges, in conclusione del suo breve saggio Nuova confutazione del tempo:
[...] Negare la successione temporale, negare l'io, negare l'universo astronomico, sono disperazioni apparenti e consolazioni segrete. [...] Il tempo è la sostanza di cui sono fatto. Il tempo è un fiume che mi trascina, ma io sono il fiume; è una tigre che mi sbrana, ma io sono la tigre; è un fuoco che mi divora, ma io sono il fuoco. Il mondo, disgraziatamente, è reale; io, disgraziatamente, sono Borges.
Allo stesso modo, un mio amico una volta disse:
La magia è l'essere chiusi in una baita in montagna mentre fuori infuria la tempesta; ma tu sei la tempesta.
Sono alcune delle parole migliori che io abbia mai sentito.


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