I meglio articoli (Maggio - Agosto 2016)


Dopo la pausa estiva di cui si parlava qui (oh, a proposito, non sono riuscito a concludere più o meno nulla di quello che mi ero prefissato, ma tanto me lo aspettavo), torno con la rubrica retrospettiva nella quale rileggo i miei articoli e mi viene da piangere. Non quel pianto liberatorio, badate, quel pianto da "E vorresti fare lo scrittore, tu?"
I tre articoli megli di questo lungo e furbuffo periodo, che mi ha visto completare la prima stesura di un romanzo e superare l'Esame di Stato e domandarmi cosa voglio davvero fare nella vita, sono:


1) EBBENE SÌ, HO SCRITTO UN LIBRO


Di solito nei Meglio Articoli non inserisco articoli da rubriche - chissà perché. Ma stavolta, visto l'entusiasmo, ho fatto un'eccezione per C'era una volta un blog. Forse non il mio articolo migliore, ma sicuramente uno di quelli che mi sta più a cuore, perché è uno dei pochissimi che parla di me e della mia vita. La mia vita di aspirante scrittore in particolare. 



L'articolo non parla tanto del delitto di Sara di Pietrantonio quanto della reazione dei media. È un articolo un po' rozzo, non di quelli eleganti che piacciono a me e che di solito inserisco in questa rubrica, perché l'ho buttato giù come risposta al movimento degli opinionisti. È, credo, un articolo importante per la filosofia di questo blog.



Un articolo che, a ben vedere, si riduce a un articolo di logica. Sì, sostengo che Eco si sia sbagliato nel testo di una sua conferenza, ma alla fine direi che facciamo pace. In realtà sia la logica che il linguaggio sono argomenti che mi interessano molto, come scrittore e come psicologo, e quando ho notato certe stramberie in Eco le ho usate come scusa per scrivere questo articolo. Che, peraltro, mi sembra chiaro e relativamente ben scritto, e che quindi entra a pieno diritto nel novero dei megli. Un articolo di cui non vergognarsi troppo - anzi, di cui essere quasi orgogliosi.


La classifica - la scaletta, ripeto, è cronologica e non qualitativa - dei Meglio Articoli è questa. L'articolo più letto in questo periodo di maggio - agosto è stato Riccardo Calandra, o della musica, della rubrica (per ora) estinta Interviste psicologiche, in virtù delle sue 482 visualizzazioni. A oggi il blog sfiora le 20000 visualizzazioni.
Che cosa riservi il futuro a Psicologia e Scrittura non posso dirlo perché non lo so. Continuerò a scrivere - più o meno bene e più o meno intelligentemente - riguardo gli argomenti che mi stanno a cuore, e spero che voi in cambio possiate continuare a leggermi. 
Quindi arrivedorci, Veri Credenti, e non smettete di seguire il blog!

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